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25 novembre – Un cortometraggio contro la violenza sulle donne e contro la discriminazione di genere

25 novembre – Un cortometraggio contro la violenza sulle donne e contro la discriminazione di genere

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, il Comune di Alberobello ha promosso e realizzato una serie di eventi con l’intento non già di commemorare le donne, vittime di femminicidi, ma soprattutto di fare controcultura e contribuire a un cambiamento significativo, dalle parole alla mentalità delle persone, a favore della collettività e delle nuove generazioni.

Straordinario il successo di pubblico alla premier del cortometraggio, ideato e realizzato dal Comune di Alberobello, dal titolo “Di mano in mano” che ha registrato in sala un forte impatto emotivo.

La proiezione è avvenuta alla presenza del Sindaco, Francesco De Carlo, della Vicesindaca, Ornella Tripaldi, dell’Assessora Valentina Liuzzi, con delega ai Servizi sociali e all’istruzione, e di buona parte dei rappresentanti della giunta a significare la forte solidarietà alle vittime e il forte impegno sul tema. Impegno che questa Amministrazione, in meno di sei mesi dal proprio insediamento, ha dedicato alla parità di genere, essendo stato il primo Comune italiano a sottoscrivere il protocollo “No Women No Panel – Senza Donne Non Se Ne Parla” e attribuendo importanza al linguaggio che riconosce identità ed esistenza.

Il cortometraggio si apre con l’inquadratura sulla figura metaforica del Guercio di Puglia che, da una terrazza panoramica affacciata sulla città di Alberobello, fa un tiro di freccia con la sua balestra.

Di qui la scena si sposta su una porta dalla quale si affacciano giovani generazioni di bambine (e presto donne) che disegneranno il futuro della città occupando nuovi ruoli, anche apicali all’interno dell’Amministrazione, ed ecco comparire le donne straordinarie che dal passato hanno contribuito al successo economico della città di Alberobello. Possiamo chiamarle femministe ante litteram? Probabilmente sì…

In pochi attimi, l’inquadratura riprende il Guercio di Puglia che, ripercorrendo la scena iniziale, proprio nel momento in cui è intento a tirare la sua freccia chiudendo gli occhi…

… compaiono su fondo nero parole che dopo essere state pronunciate scompaiono:

  • No alla prevaricazione
  • No alla dipendenza
  • No al pregiudizio
  • No all’ignoranza
  • No alla paura
  • No alla violenza di genere.

Il Guercio ripone la sua balestra e lascia la scena.

Per vedere il cortometraggio clicca qui.