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Il Territorio, flora, fauna, clima e coltivazioni

Il Territorio, flora, fauna, clima e coltivazioni
 
Recitava una canzone dedicata ad Alberobello dal cantautore Bindi " sotto i trulli di Alberobello si è felici pur senza una lira, forse è colpa di un certo vinello che fa dire trullallero lallà...guardando quei prati smaglianti di fior si torna bambini si crede alla favole ancor..." Ebbene sì il territorio di Alberobello ha l'aspetto fiabesco : dovunque gli occhi posano lo sguardo, sembra di essere immersi in un grande arcobaleno che ti culla come un'amaca e ti dà il capogiro: il bianco accecante dei trulli, il grigio-argento delle chiancole, l'azzurro del cielo terso, il fulvo dei campi, il rosa delle orchidee selvatiche, il violaceo dei grappoli di uva, il verdaceo dell melecotogne, il perlato rosaceo delle melegranate, il fulvo dei loti, il castano delle nespole, il rubino degli gli ultimi pomodori.
E' incredibile ma vero ! Ad Alberobello troviamo nello stesso periodo, nello stesso campo, tutti i colori di cui la natura fa sfoggio nella stagione autunnale, i tanti e caldi colori ai quali corrispondono altrettanti densi e inebrianti profumi che, memorizzati, mai più dimenticherai.

Alberobello, si trova al centro dell´area del Sud-Est barese, tra il Salento e il Gargano. La cittadina è disposta : parte a sud, dove insiste il Centro Storico ( rione Monti e rione Aia Piccola con 1400 trulli) e parte a nord : zona cosiddetta moderna ma sottoposta a vincoli.
L´area poggia dolcemente sulla Murgia meridionale ( in media 500 mt di altezza). La parola "murgia", deriva dal latino "murex", murice, cioè sasso dentato, appuntito. L´altopiano, che per la sua natura calcarea ha fatto sì che la parte centrale della regione abbia meritato l´appellattivo di "Puglia pietrosa", degrada dolcemente fino al mare, dal quale la città dei trulli dista appena venti chilometri. Alberobello, nasce su una collina di circa 420 metri sul livello del mare, ha terreno prevalentemente carsico, che si mescola con terriccio/argilla rosso, che ben si adatta alla coltivazione di ulivi, mandorli, ciliegi e viti. Il territorio è solcato da poche terrazze e valli, queste ultime denominate: "pule", " vore", "gravine", "lame", intervallate da ampi crepacci che fanno da alveo all´acqua piovana. L´azione delle acque, infatti, ha scavato, costruito e modellato elementi carsici superficiali e sotterranei ( inghiottitoi, caverne, grotte, ). Le cause di tali fenomeni sono da attribuire, appunto, alla natura del suolo calcareo, che ha reso la Murgia dei trulli : in superficie un immenso ricamo di rigogliose coltivazioni arboree preziose, appunto, di mandorli, ulivi e viti mentre nel sottosuolo un altrettanto affascinante spettacolo di ricami di pietre che hanno assunto forme merlettate indicibili, grazie al lavoro delle acque sotterranee.
Alberobello è posto al centro dell´altopiano murgese che ha origini remote riconducibili al periodo cretaceo ( intorno a 100 milioni di anni fa) e formatosi con depositi calcarei a lunga sedimentazione. Ma per questi approfondimenti, si rimanda agli studi condotti in materia dallo storico e geologo prof. Gino Angiulli.
La presenza della pietra nel territorio alberobellese è continua, indispensabile quasi ossessiva : trulli, muretti, divisori, sentieri, vasi, aie pile: tutto è meravigliosamente in pietra

Fa parte del territorio di Alberobello, la frazione Coreggia che è apprezzata come altra località di villeggiatura.
Il territorio comprende anche numerose masserie:Marzalossa, Marraffa, Badessa, Cavallerizza Malvischi, Torricella, Muscio, Chietri.

FLORA
Alberobello è nato grazie all'originaria bonifica di una selva, parte della quale è ancora ben rigogliosa, denominata "Bosco Selva", Oasi di protezione della flora e della fauna dal 1985. Situato a 1 km dal centro abitato, si estende per circa centoventi ettari. Il Bosco Selva, l'antico Sylva aut nemus arboris belli, è per lo più ricoperto di querce della varietà Quercus Troiana( fragno ).
Le altre specie presenti sono : la roverella, ( quercus pubescens) il leccio, i faggio,l´acero.
Abbondante è la macchia mediterranea spontanea formata da arbusti avvezzi a sopportare periodi siccitosi: lentisco, ginestra, mirto, ginepro, carrubo, pruno spinoso, biancospino, mora, peonia, orchidee selvatiche.

FAUNA
Pochi i pascoli e per lo più rocciosi e ricoperti da cespugli di origano.
La fauna non annovera molte specie animali: topo campagnolo, volpe rossa, vipera, testuggine terrestre, porcospino, lepre.
Per quanto riguarda gli uccelli, nel periodo migratorio, sostano i tordi e hanno qui l'habitat : l'upupa e la giandaia.
L´ allevamento, è rivolto agli animali da cortile : pollame, ovini, caprini, suini, bovini.Tali allevamenti sono direttamante collegati alla produzione dei formaggi locali molto richiesti ( cacioricotta, burrate, caciocavalli, silani).
Un posto a parte merita l'allevamento del cavallo Murgese, cresciuto e selezionato in questi ultimi anni. I cavalli murgesi sono esemplari di animali davvero molto belli, dal manto nero, dal garretto alto e tornito,molto apprezzati sia per gare sportive che per il servizio.
L'unità del Corpo Forestale dello Stato, al maneggio in località Galeone, infatti li alleva per le parate militari nazionali che si svolgono nel corso dell'anno.

CLIMA
Alberobello, riparato in parte dalle Murge sul lato occidentale, è aperto alle correnti calde di scirocco e favonio provenienti dal sud. Non ci sono importanti precipitazioni e di conseguenza il clima è asciutto per gran parte dell´anno con bruschi cambiamenti di temperatura.
E' piacevolmente fresco, tuttavia, in estate poichè data l'altura beneficia comunque sempre di una brezza serotina.
Gli inverni, raramente gelidi, sono all'insegna delle giornate serene e fredde. Rari i fenomeni di precipitazioni più importanti.

LE COLTIVAZIONI
Fra campi e pochi terrazzi agricoli, il territorio Alberobellese è coltivato quasi nel 100% della sua estensione. La pianta principale è l´ulivo, della varietà Cima di Mola, Coratina, Pizzut´l.
Altre coltivazioni importanti sono : i mandorli e le viti, per i quali Alberobello ha il primato reso fruibile dalle aziende che lavorano tali materie prime trasformadole nei famosi dolci di mandorle e nei vini e negli oli di ottima qualità e ben distribuiti sul territorio nazionale.