
La confraternita dei SS. Medici, richiesta il 29 luglio del 1840, fu fondata tre anni dopo con il regio assenso di Ferdinando II.
Essa, inizialmente, effettuava le proprie adunanze mensili e le funzioni religiose nella cappella annessa al Palazzo Acquaviva.
Nel 1854 emerse l'esigenza di avere una cappella dove poter effettuare l'attività di culto, secondo quanto richiesto dallo statuto. L'autorizzazione vescovile giunse il 12 aprile 1855.
Si decise, quindi, di innalzare un comodo oratorio in un luogo abbastanza distante dalla chiesa parrocchiale e dall'oratorio del Santissimo Sacramento.
La somma necessaria fu presa dalla cassa delle oblazioni volontarie dei confratelli. L'edificio, a pianta centrale absidata, dedicato alla Madonna del Carmine, fu consacrato nel 1856.
Per quanto fosse radicata la devozione, con il passare degli anni, il numero degli adepti si ridusse tanto che l'associazione religiosa fu costretta a fondersi con quella del Santissimo Sacramento, fino al definitivo scioglimento nel 1974.
I pochi confratelli rimasti, ancora oggi, partecipano alla processione, durante la festa patronale, con il loro stendardo.