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L´esigenza di elaborare un Piano di Gestione per i siti iscritti nella WHL nasce da una richiesta ufficiale dell´UNESCO, secondo la quale il Piano dovrebbe definire e programmare gli di interventi da attuare per mantenere nel tempo l´integrità dei valori che hanno consentito l´iscrizione del sito nella Lista, in modo da preservarlo integro per le future generazioni.
Il Piano di Gestione è in fase di sviluppo da parte del Comune di Alberobello e di SiTI - Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l´Innovazione (www.siti.polito.it).
La metodologia in fase di applicazione finalizzata alla redazione del Piano di Gestione per il sito UNESCO "Trulli di Alberobello" trova i suoi principi fondamentali nelle Linee Guida elaborate dalla Commissione Nazionale Siti UNESCO, che individuano gli obiettivi principali propri di un Piano di Gestione:
o mantenere nel tempo l´integrità dei valori che hanno consentito l´iscrizione alla World Heritage List dell´UNESCO;
o coniugare la tutela e la conservazione con lo sviluppo integrato delle risorse d´area dell´economica locale;
o rendere compatibile un processo locale condiviso da istituzioni, soggetti pubblici e privati;
o coordinare le logiche dei diversi portatori di interesse coinvolti (istituzionali e non), convogliandoli verso obiettivi strategici condivisi, definendo modalità e modelli di gestione.
"In sintesi, il Piano definisce un sistema di gestione che, partendo dai valori che hanno motivato, o motiveranno, l´iscrizione del sito alla Lista del Patrimonio mondiale dell´Umanità (WHL), effettua un´analisi integrata dello stato dei luoghi individuando le forze del cambiamento in atto, identifica poi gli obiettivi futuri raggiungibili attraverso le opzioni di intervento e le possibili strategie, ne valuta gli impatti probabili sul sistema locale, sceglie i piani di azione per conseguire i traguardi fissati, definisce le modalità di coordinamento e di attuazione e ne verifica il conseguimento tramite una serie di indicatori che attuano il monitoraggio sistematico dei risultati nel tempo." (Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Progetto di definizione di un modello per la realizzazione dei Piani di Gestione dei siti UNESCO). In Italia il riferimento normativo è rappresentato dalla Legge 20 febbraio 2006, n. 77, "Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella "Lista del Patrimonio Mondiale", posti sotto la tutela dell´ UNESCO".
Il progetto è quindi articolato su quattro attività principali:
A. attività finalizzate alla conoscenza del sito e dei suoi elementi di peculiarità;
B. analisi delle potenzialità e delle criticità (SWOT Analysis);
C. attività di partecipazione e comunicazione;
D. redazione di piani di sviluppo e progetti di gestione per il sito UNESCO "Trulli di Alberobello".
L´insieme dei risultati di queste attività rappresenta la base per la redazione del Piano di Gestione del sito. Il Piano di Gestione vuole essere uno strumento comunicabile, un documento divulgativo snello e facilmente comprensibile per tutti, in particolar modo per la popolazione locale a cui, in ultima analisi, è destinato. Per tale motivo, a fianco degli approfondimenti tecnici e scientifici relativi alle analisi e alle ricerche, è stato prodotto un documento ad hoc che risponda appieno alle esigenze di comunicazione.
Il Piano di Gestione per il Sito Unesco "Trulli di Alberobello"
I trulli sono stati oggetto di numerosi riconoscimenti.
Già nel 1910 il governo emanò un decreto per eleggere Monumento Nazionale il Rione Monti.
Nel 1930 fu elevato a Monumento nazionale anche il Rione Aia Piccola.
Grazie a tali disposizioni governative i monumenti sono stati tutelati e preservati.
Nel corso del secondo mandato dell' Amministrazione Panarese, dopo un lungo percorso preparatorio di atti e sopralluoghi di emiriti architetti incaricati dall'Unesco per valutare ed approvare la candidatura di Alberobello per l'inserimento nella world Heritage List, giunse il favorevole responso.
La Conferenza Intergovernativa, riunita a Merida in Messico, infatti, il 5 dicembre 1996, nell'ambito della 20^ Sessione del Comitato Mondiale UNESCO, dichiarò : "I trulli di Alberobello", riuniti in un agglomerato urbano, Patrimonio Mondiale dell'Umanità, decretando l'inserimento nella WORLD HERITAGE LIST, con le seguenti motivazioni: "eccezionale tipologia, continuità abitativa, sopravvivenza di una cultura costruttiva di origine preistorica ..."
Grande fu la soddisfazione dell'Amministrazione e dei cittadini.
L'avvenimento viene celebrato tutti gli anni, con iniziative e manifestazioni tese a promuovere sempre più la tutela e la valorizzazione dei monumenti anche e soprattutto fra gli Alberobellesi , perchè Alberobello non è la città dei trulli , Alberobello è i trulli.
Storia e Destino dei Trulli di Alberobello ( Prontuario del RESTAURO)
Di G. Radicchio, A. Ambrosi e R. Panella
Casa Editrice Nunzio Schena di Fasano.
Il Piano Regolatore Generale di Alberobello, la cui redazione risale alla fine degli anni settanta e l´approvazione negli anni "80 , aveva come obiettivo prioritario il recupero di tutti i trulli, ed in maniera particolare di tutto il centro storico sia Monumentale che Ambientale .
Contestualmente all´approvazione del P.R.G. la Regione Puglia approvò una legge , la n.72/79 che finanziava il recupero dei trulli del Centro Storico a condizione che il restauro fosse realizzato secondo i canoni più rigidi del restauro filologico.
Pertanto l´Amministrazione Comunale intraprese una serie di operazioni atte alla codificazione delle norme per il restauro dei trulli e fu conferito, in data 15.04.1980 con delibera di C.C. n.82, l´incarico all´arch. Giuseppe RADICCHIO, già redattore del precitato strumento generale, di redigere un Prontuario per il Restauro dei Trulli di Alberobello.
Nella fase della stesura definitiva, detto scritto, ha assunto il seguente titolo " Storia e Destino dei trulli di Alberobello, ( Prontuario del Restauro ).
La prima bozza fu consegnata in data ottobre 1981 e presentata a tutti gli organi preposti alla tutela, Soprintendenza ai Monumenti ed Ufficio Urbanistico Regionale, in data dicembre 1981 nella Sala Consigliare del Comune dove era stata allestita una Mostra fotografica sulle tecniche di restauro dei trulli di Alberobello contenute nella bozza del Prontuario.
Nell´anno successivo, in data aprile 1982, l´Amministrazione Comunale organizzò, a cura dell´Ufficio Tecnico, il 1° Seminario di Studi sulla prima bozza del Prontuario del Restauro dei Trulli .
Questo primo seminario aveva lo scopo di determinare un confronto tra organi preposti alla tutela, Soprintendenza ed Ufficio Urbanistico Regionale ed Ufficio Tecnico Comunale, cittadini e tecnici locali.
Nel 1985 avvenne l´approvazione della prima bozza, con il titolo di Prontuario del Restauro dei Trulli ed il professionista incaricato fu autorizzato dall´Amministrazione alla stesura definitiva ed alla successiva pubblicazione del testo.
Nella fase intermedia tra l´approvazione della prima bozza e la stesura definitiva, sono stati organizzati dei seminari di studi sulla pietra a secco, quello più importante ha prodotto degli atti dal titolo "1° Seminario internazionale sull´Architettura in Pietra a Secco", pubblicato dalla casa Editrice Schena di Fasano .
In data 7 dicembre 1996 Alberobello ottenne il riconoscimento UNESCO e contestualmente l´Ufficio preposto alla tutela continuò in maniera puntuale ad applicare più rigidamente le norme e le tecniche del restauro dei trulli riportati nel precitato prontuario;
In data 29.04.1997, la bozza definitiva del Prontuario del Restauro , che aveva assunto il titolo di Storia e Destino dei Trulli di Alberobello, ( Prontuario del Restauro ) fu portata in C.C. per l´adozione definitiva ( delibera di C.C. n.34 );
Successivamente, nello stesso anno il testo Storia e Destino dei Trulli di Alberobello fu pubblicato dalla casa Editrice di Nunzio Schena di Fasano.
In data 29.11.2008 il Consiglio Comunale con proprio atto deliberativo , il n.51, ha definitivamente approvato questo Regolamento Comunale, che è uno strumento molto valido per il recupero dei trulli sia di Alberobello che di tutto il territorio della Murgia dei Trulli.
Nacuq ad Alberobello il 21 giugno 1833. Suo padre, Giovanni, era sarto, mentre sua madre, si chiamava Maria Sisto. Sin dagli studi elementari Morea dimostrò di possedere una spiccata intelligenza, tanto che, dopo le elementari, i suoi genitori vollero che continuasse a studiare e data la loro modesta condizione economica, lo raccomandarono a padre Raffaele Bernardi. Questi, professore di greco e lettore di Lingue Classiche nel seminario del Convento dell'Osservanza di Botrugno, riuscì, per la sua influenza, a farvi accogliere gratuitamente il giovane. Qui Morea studiò fino alla terza ginnasiale; poi, sembra in seguito ad una punizione, decise di tornare ad Alberobello, interrompendo gli studi. Morea, comunque, non perse la volontà di studiare e la vocazione per il sacerdozio, così da attirare l'attenzione del sacerdote don Modesto Colucci, suo concittadino e insegnante nel seminario di Conversano. Fu proprio in virtù dell'interessamento di quest'ultimo che Morea, nel 1850, potè ottenere un posto semi-gratutito in quel seminario (l'atra metà della retta se l'accollo la zia Antonia Sisto). A Conversano Morea si distinse così tanto negli studi da richiamare l'attenzione del vescovo, Giuseppe Maria Mucedola, direttore dello stesso seminario, il quale volle, visti i suoi successi, che il giovane ricevesse un'istruzione più elevata di quella che potè ricevere a Conversano, e, pertanto, lo inviò, nel 1855, interamente a sue spese, presso l'Abbazia di Montecassino, affidandolo alle cure di padre Luigi Tosti. Qui Morea perfezionò la sua educazione e nel 1856, a Napoli, fu consacrato sacerdote da Monsignor Sarnelli. Si trasferì, quindi, presso l'Università Pontificia di Roma, per completare i suoi studi filosofici e teologici. Dopo il soggiorno romano, Morea fece ritorno al seminario di Conversano, dove gli fu conferita la cattedra di Teologia Dommatica. Infine, nel 1861 a soli 28 anni, gli fu affidata la direzione del Liceo-Ginnasio del Seminario. Egli diresse quest'istituto per quarant' anni, facedolo divenire uno dei più rinomati di Puglia. Morì improvvisamente il 17 luglio del 1902. Vastissima e poliedrica è la produzione di Morea. Di lui si ricordano diversi trattati (I Classici Antichi nelle tradizioni dell'Italia e della Chiesa; Le Colonie e la Chiesa; Iddio nella Scuola; Discorso sugli Studi), numerosi discorsi sacri, commemorativi o scritti per altre occasioni (in particolare quello pronunziato ad Alberobello l' 11 giugno 1861, nella chiesa dei Santi Medici, scritto in occasione della morte di Cavour: tale orazione, infatti, per le idee liberali che conteneva -di evidente derivazione rosminiana-, fece cadere per un certo tempo in disgrazia Morea presso il Vaticano), ma soprattutto il Chartularium Cupersanense, un'opera di grandissima importanza per la conoscenza della storia dell'alto Medioevo pugliese: esso, infatti, presenta il duplice merito dell'interpretazione paleografica e della trascrizione di numerose pergamene, che vanno dal periodo bizantino a quello normanno-svevo- e del loro commento storico, linguistico e giuridico.
Sede : Palazzo di Città, Piazza del Popolo 32 - Piano terra
Responsabile: Comm. Capo Martino Domenico
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GIORNI | ORE |
Lunedì | dalle ore 8,30 alle ore 13.00 |
Martedì |
dalle ore 8,30 alle ore 13.00 |
Mercoledì | dalle ore 8,30 alle ore 13.00 |
Govedì |
dalle ore 8,30 alle ore 13.00 dalle ore 15,30 alle ore 18.30 |
Venerdì | dalle ore 8,30 alle ore 13.00 |
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Orari
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Lunedì - Martedì - Mercoledì - Venerdì | dalle ore 8.30 alle ore 13.00 |
Giovedì | dalle ore 8.30 alle ore 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30 |
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Orari
GIORNI | ORE |
Lunedì - Martedì - Mercoledì - Venerdì (previo appuntamento) |
dalle ore 10.00 alle ore 12.30 |
Giovedì (previo appuntamento) |
dalle 16.00 alle 17.30 |
L'Associazione si propone come luogo di incontro e di aggregazione per concorrere al progreso sociale della collettività, valorizzando soprattuto il patrimonio materiale ed immateriale della nostra comunità e del nostro territorio.
Associazione culturale "GIANNI BIMBO" Alberobello (Bari) - Italia
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Entro il 18 Dicembre 2017 deve essere effettuato il versamento a saldo dell'Imposta Municipale propria (IMU) e della tassa sui servizi indivisibili (TASI), dovute per l'anno 2017.
L’imposta Unica Comunale, di seguito denominata IUC, istituita con legge n. 147 del 27.12.2013, si basa su due presupposti impositivi, uno costituito dal possesso di immobili e collegato alla loro natura e valore e l'altro collegato all'erogazione e alla fruizione di servizi comunali.
La Legge di Bilancio 2021 comma 599 dell'articolo 1 ha previsto l'esenzione della prima rata IMU 2021 per alcune categorie di immobili:
Novità IMU per pensionati all’estero
La Legge di Bilancio 2021 comma 48 dell'articolo 1 per i pensionati esteri titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia. La legge prevede la riduzione del 50% dell’IMU, la riduzione si applica sull’unica unità immobiliare – purché non locata o data in comodato d’uso – posseduta in Italia a titolo di proprietà o usufrutto da soggetti non residenti nel territorio dello Stato.
L’art. 4-bis, comma 2, della legge n. 459/2001, prevede la possibilità per gli elettori iscritti nelle liste elettorali del Comune di Alberobello che si trovino temporaneamente all’estero, di esercitare l’opzione di voto per corrispondenza.
Tale opzione, dovrà pervenire direttamente al comune di Alberobello entro il 19 agosto 2020 compilando l'allegato modello, il quale può essere trasmesso, alternativamente, per posta, per telefax, per pec: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., per posta elettronica non certificata: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure recapitata a mano da persona diversa dall’interessato.
La dichiarazione di opzione, corredata di copia di un documento d’identità valido dell’elettore, deve contenere l’indirizzo postale estero cui va inviato il plico elettorale ed una dichiarazione attestante il possesso dei requisiti (presenza dell’elettore all’estero per un periodo minimo di almeno tre mesi per motivi di lavoro, studio e cure mediche). Con le stesse modalità possono votare i familiari conviventi con i cittadini temporaneamente all’estero e altre categorie contemplate nei commi 5 e 6 del medesimo art.4-bis della legge n.459/2001.